Nell’archivio comunale i primi documenti presenti sono del 1682 ma la nascita è sicuramente antecedente in quanto nell’attuale municipio è murata una lapide con inciso: “COMUNITAS ODALENGI MAGNI HOC OPUS FE… 1603.”; anche se non si è a conoscenza ci cosa allora fu realizzato.
Già nel 1305 però Odalengo Grande partecipa ad un’assemblea svoltasi a Trino, a seguito della morte del Marchese Giovanni, con ben quattro rappresentanti anziché due, privilegio questo, concesso solo ai comuni.
I primi nuclei abitativi derivano probabilmente da un antico pago romano da individuarsi nella valle in prossimità del torrente Stura o nell’attuale abitato di Odalengo Grande. Nella primavera del 570 i longobardi seguendo il corso del Po e del Tanaro occuparono le nostre terre; a causa del loro ridotto numero furono costretti ad insediarsi nei castelli e zone fortificate che però permettessero un buon controllo del territorio. Dalla classe nobiliare di costoro, gli “adelingi” deriva il nome del nostro comune.
Le prime testimonianze scritte del borgo risalgono al 940 ed è certo che nel X Secolo l’elenco delle corti regie al servizio della Mensa Imperiale ne comprendesse solo tre in tutto il Monferrato (e ventotto tra Piemonte e Lomellina): Torcello, Casale di S.Evasio ed Odalengo.
Nel 1070 l’Imperatore Arrigo IV confermava al Vescovo di Vercelli il possesso di queste terre; in seguito esse passarono al Marchese del Monferrato, come prova un diploma dell’imperatore Federico del 1164 a favore di Guglielmo di Monferrato.
Nei secoli successivi la comunità partecipa a diverse riunioni ed assemblee con un numero elevato di rappresentanti cosa che fa ipotizzare che godesse di una certa autonomia amministrativa.
Il 4 agosto 1388 Teodoro II convoca un parlamento con lo scopo di istituire un taglia per i paesi del Monferrato in funzione della loro importanza e dimensione; le somme pagate ci permettono di fare un raffronto tra i vari borghi: Odalengo Grande 82 fiorini, Odalengo Piccolo 32, Murisengo 36, Treville 65, Rosignano 284, Trino 586, Moncalvo 720, Mirabello 36.
Più recentemente Giovanni III Marchese di Monferrato il 30 agosto 1454 investe del feudo Giacomo Bossi. Giovanni Giacomo e Giulio Cesare Bossi il 30 giugno 1602 vendono le loro giurisdizioni feudali ai fratelli Giovanni Battista e Carlo Morra, dai quali lo acquista Mons. Tullio Petrozzani da Mantova, col Comitato, il 23 settembre 1602. Infine Carlo e Teresio Petrozzani lo cedono a Giovanni Gozani da Luzogna, col Comitato, il 19 gennaio 1673.
I Marchesi Gozani furono gli ultimi possessori di questo feudo e nonostante vi abbiano dimorato poco hanno lasciato numerose testimonianze del loro forte legame con Odalengo Grande; la più importante delle quali è senza dubbio la chiesa di S.Vittore e Quirico fatta erigere nel capoluogo nel 1786 a spese di Luigi Gozani su disegno del Magnocavallo.
Un’ulteriore prova di questo legame è che oltre a volere che sul timpano della facciata fosse presente il suo nome con lo stemma del casato e la data di costruzione, fece porre all’interno un epigrafe di notevoli dimensioni che recita: A FUNDAMENTIS EREXIT ARA MAXIMA ORNAVIT ALOYSIUS GOZANI TREVILLARUM ET PERLETI MARCHIO UTRIUSQUE ODALENGI COMES PONTISTURIAE DOMINUS ETC. ETC. A.S.R. MDCCLXXXVII